Anticipation
Vedi Anticipo (Anticipation).
Benvenuto nel nostro glossario completo dedicato all'Obedience. Qui troverai le definizioni dei termini, delle sigle e dei concetti fondamentali che ogni appassionato, dal neofita all'agonista esperto, dovrebbe conoscere. Usa la navigazione rapida per saltare alla lettera che ti interessa.
Vedi Anticipo (Anticipation).
L'anticipo si verifica quando il cane esegue un comando o una parte di un esercizio prima che il conduttore lo abbia impartito. È un errore comune che indica che il cane ha memorizzato la sequenza dell'esercizio ma non è in attesa del segnale specifico del conduttore, agendo più per abitudine che per obbedienza al comando del momento.
L'anticipo è spesso sintomo di un addestramento troppo prevedibile o di un cane con un'elevata motivazione ma un basso autocontrollo. Se le sessioni di allenamento seguono sempre la stessa routine, il cane impara a "prevedere" il comando successivo, eseguendolo in automatico. Per correggerlo, i conduttori esperti introducono un alto grado di variabilità nell'addestramento: cambiano l'ordine degli esercizi, inseriscono pause inaspettate, e premiano specificamente il cane per l'attesa e l'attenzione focalizzata sul conduttore, piuttosto che per la semplice esecuzione della catena di comportamenti. Un esempio classico è il richiamo: un cane che parte dalla posizione di "terra" o "seduto" prima che il conduttore abbia pronunciato il comando "vieni" sta anticipando.
L'anticipo è sempre penalizzato in quanto mina uno dei principi cardine della disciplina: la comunicazione deliberata e il controllo. Il regolamento della Fédération Cynologique Internationale (FCI) è molto specifico: se un cane anticipa il comando all'inizio di un esercizio (ad esempio, lascia la posizione base prima del comando "Piede"), non può ottenere un punteggio superiore a 8. Se l'anticipo avviene dopo che l'esercizio è già iniziato ma prima del comando successivo (ad esempio, il cane si alza dal "terra" prima del richiamo), l'esercizio è considerato fallito e riceve un punteggio di 0. La severità di questa penalizzazione sottolinea che l'Obedience non valuta solo la capacità del cane di eseguire compiti, ma la sua abilità di rimanere connesso e in ascolto del conduttore, dimostrando un controllo costante.
L'atteggiamento si riferisce alla disposizione generale del cane durante la prova. Un cane con un buon atteggiamento appare felice, energico, concentrato e desideroso di collaborare con il conduttore. Questo aspetto è considerato tanto importante quanto la precisione tecnica nell'esecuzione degli esercizi.
L'atteggiamento è il risultato diretto della qualità del rapporto tra cane e conduttore ("binomio") e dei metodi di addestramento utilizzati. Le tecniche moderne basate sul rinforzo positivo e sulla motivazione tendono a produrre cani con un atteggiamento più gioioso e proattivo. Un cane che lavora con la coda alta e scodinzolante, le orecchie attente e un'andatura vivace e sicura dimostra un atteggiamento eccellente. Al contrario, un cane che si muove lentamente, appare esitante, o mostra segnali di stress (coda bassa, orecchie indietro, sbadigli frequenti) riceverà una valutazione inferiore, anche se esegue gli esercizi senza errori formali. L'atteggiamento è quindi un indicatore visibile del benessere del cane e della qualità della sua preparazione.
L'atteggiamento è un criterio di valutazione trasversale, applicato a ogni fase della competizione. I regolamenti FCI enfatizzano la willingness to obey (volontà di obbedire) e il good overall relationship (buon rapporto generale) come elementi chiave. Questa valutazione è implicita in ogni esercizio e culmina nel punteggio specifico dell' "Impressione Generale". Un cane che esegue un esercizio in modo tecnicamente perfetto ma con un atteggiamento apatico, sottomesso o stressato non riceverà mai il punteggio massimo. La storia stessa della disciplina, pur avendo radici in contesti di lavoro e utilità dove l'esecuzione era l'unico obiettivo, si è evoluta. I regolamenti moderni, sia dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) che della FCI, utilizzano un linguaggio che va oltre la mera esecuzione, parlando di "comportamento collaborativo", "armonia" e "intesa perfetta". L'Obedience moderna non è più solo "obbedienza", ma una vera e propria performance di squadra, dove la qualità espressiva del lavoro è fondamentale.
Il termine "binomio" indica la coppia formata dal conduttore e dal suo cane, considerati come un'unica entità sportiva inseparabile. L'Obedience non valuta il cane o il conduttore singolarmente, ma la loro performance come squadra.
La qualità di un binomio si misura dall'efficacia e dalla discrezione della sua comunicazione. In un binomio esperto, i comandi sono quasi impercettibili e le risposte del cane sono immediate e precise, dando l'impressione di una perfetta sintonia. Questo livello di performance si basa su una profonda fiducia reciproca, costruita attraverso ore di addestramento condiviso: il cane deve fidarsi completamente della guida e delle indicazioni del conduttore, e il conduttore deve avere piena fiducia nelle capacità e nella preparazione del proprio cane. L'empatia e la capacità del conduttore di "leggere" lo stato emotivo del cane sono cruciali per gestire lo stress della competizione e mantenere alta la performance.
La valutazione del binomio da parte del giudice è olistica e continua. L'osservazione non si limita all'esecuzione degli esercizi, ma include anche il comportamento della coppia tra un esercizio e l'altro. Un conduttore che mostra frustrazione, impartisce comandi in modo aggressivo o corregge fisicamente il cane verrà severamente penalizzato. Allo stesso modo, un cane che appare distratto, non connesso al conduttore o che lavora in modo meccanico e senza entusiasmo influenzerà negativamente la valutazione complessiva. L'obiettivo finale, come recitano i regolamenti, è dimostrare "un'intesa perfetta tra i due".
Il CAC è il Certificato di Attitudine al Campionato Italiano di Obedience. È un titolo che viene assegnato in Italia al binomio primo classificato nella Classe 3 di una prova nazionale, a condizione che ottenga la qualifica di "Eccellente".
L'accumulo di CAC è il requisito fondamentale per poter ambire al titolo di "Campione Italiano di Obedience". Secondo il regolamento ENCI, per ottenere questo prestigioso titolo, un cane deve aver conseguito 3 CAC sotto almeno due giudici diversi. Inoltre, è richiesta una qualifica di almeno "Molto Buono" ottenuta in un'esposizione di bellezza (internazionale, nazionale o raduno di razza). Questo secondo requisito, di natura morfologica, serve a legare la performance sportiva allo standard della razza, promuovendo cani che siano eccellenti sia nel lavoro che nella conformazione.
Il CAC è un titolo strettamente nazionale. Possono concorrere per il CAC solo i cani iscritti a un libro genealogico riconosciuto (es. ROI). I cani non iscritti, come i meticci, possono partecipare alle gare ma non possono conseguire questo certificato. Se il binomio che vince la prova ha già i requisiti per essere proclamato Campione Italiano, il CAC può essere assegnato al binomio secondo classificato, a patto che questo abbia ottenuto la Riserva di CAC (RCAC) e la qualifica di "Eccellente".
Il CACIOB è l'equivalente internazionale del CAC. È il Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale di Obedience e viene assegnato al vincitore della Classe 3 in una prova internazionale, a condizione che ottenga la qualifica di "Eccellente".
L'ottenimento di più CACIOB in diverse nazioni è il percorso per il prestigioso titolo di "Campione Internazionale di Obedience". Il regolamento della FCI stabilisce requisiti molto stringenti: sono necessari 2 CACIOB ottenuti in due nazioni diverse, sotto due giudici diversi. Inoltre, deve trascorrere un periodo minimo di un anno e un giorno tra la data del primo CACIOB e quella del secondo. Questo garantisce che il titolo venga assegnato a cani che dimostrano un livello di eccellenza costante e confermato in contesti competitivi differenti.
A differenza delle prove nazionali, le competizioni internazionali in cui è in palio il CACIOB sono riservate esclusivamente ai cani iscritti a un libro genealogico riconosciuto dalla FCI. La Classe 3 in queste competizioni deve seguire in modo rigoroso e senza deroghe il regolamento internazionale della FCI, per assicurare uno standard omogeneo a livello mondiale.
Le classi di lavoro sono i diversi livelli di difficoltà in cui è strutturato il percorso agonistico dell'Obedience. La progressione è graduale e permette a cani e conduttori di sviluppare le proprie abilità passo dopo passo. In Italia, il percorso inizia con due classi nazionali propedeutiche (Pre-Debuttanti, Debuttanti) prima di accedere alle tre classi internazionali normate dalla FCI (Classe 1, 2 e 3).
Il passaggio da una classe a quella successiva è regolamentato per garantire una competizione equa. Generalmente, un binomio è autorizzato a passare al livello superiore dopo aver ottenuto almeno una qualifica di "Eccellente" nella classe in cui sta gareggiando. Per incentivare la progressione, un cane può competere nella stessa classe fino a un massimo di tre qualifiche di "Eccellente" ottenute nel proprio paese, dopodiché è obbligato a passare alla classe superiore. Questo sistema assicura che i binomi più meritevoli continuino a confrontarsi con sfide adeguate al loro crescente livello di preparazione.
Ogni classe di lavoro ha requisiti specifici, un'età minima per il cane, un set definito di esercizi e coefficienti di difficoltà crescenti. Le classi Pre-Debuttanti e Debuttanti sono gestite a livello nazionale dall'ENCI e servono a introdurre gradualmente i binomi alla disciplina. Le Classi 1, 2 e 3, invece, seguono il regolamento internazionale della FCI, che è identico in tutti i paesi membri per permettere le competizioni internazionali. La Classe 3 rappresenta il livello più alto, quello in cui si disputano i Campionati del Mondo.
Ecco le caratteristiche principali delle varie classi:
Il coefficiente è un valore numerico, che varia da 1 a 4, assegnato a ciascun esercizio del programma. Questo valore viene moltiplicato per il voto (da 0 a 10) dato dal giudice per determinare il punteggio finale di quell'esercizio. Gli esercizi considerati più difficili o più importanti per la disciplina hanno un coefficiente più alto.
Il sistema dei coefficienti ha un'importanza strategica fondamentale per i concorrenti. Ad esempio, nella Classe 3, la Condotta ha un coefficiente 4 (per un punteggio massimo di 40 punti), mentre il Seduto in gruppo ha un coefficiente 2 (punteggio massimo 20 punti). Ciò significa che un piccolo errore nella condotta ha un impatto doppio sul punteggio finale rispetto a un errore simile nel seduto in gruppo. I concorrenti esperti e i loro allenatori pianificano la preparazione focalizzandosi in modo particolare sugli esercizi ad alto coefficiente, poiché sono quelli che più influenzano la classifica finale.
I coefficienti sono fissati dal regolamento ufficiale per ogni esercizio di ogni classe e non possono essere modificati dal giudice. Il compito del giudice è assegnare un grade (voto) alla performance, che può essere 0 oppure un valore da 5 a 10, con incrementi di mezzo punto (es. 7, 7,5, 8). Il calcolo finale del punteggio (voto x coefficiente) viene poi effettuato dalla segreteria di gara.
Il Commissario di Ring, o Steward, è un ufficiale di gara che ha il compito fondamentale di assistere il giudice e di guidare il binomio (conduttore e cane) durante l'esecuzione degli esercizi. Assicura che il percorso e le procedure siano eseguiti correttamente e in modo identico per tutti i concorrenti, garantendo così l'equità della competizione.
Nel contesto di una gara di Obedience, esistono diverse figure di steward con ruoli specifici. Il Chief Steward (Commissario Capo) è il responsabile dell'organizzazione pratica dell'intera competizione, dalla preparazione del campo alla gestione dei tempi. Il Ring Steward (o Caller Steward) è la figura che interagisce direttamente con il binomio nel ring, dando le indicazioni verbali per l'esecuzione degli esercizi (es. "avanti", "svolta a destra", "alt"). Infine, il Table Steward (o segretario di ring) assiste il giudice al tavolo, gestendo la documentazione, registrando i punteggi e cronometrando gli esercizi di tenuta. La loro precisione, calma e professionalità sono cruciali per il sereno e corretto svolgimento della gara.
Il Commissario agisce sempre e solo su istruzione del giudice, che ha il controllo totale del ring. Un principio fondamentale è la standardizzazione: il Commissario deve impartire i comandi verbali nello stesso punto del campo e con lo stesso tono di voce per ogni binomio, al fine di non avvantaggiare o svantaggiare nessuno. Non può dare consigli, informazioni o istruzioni non autorizzate ai concorrenti. Nelle classi internazionali più avanzate (Classe 2 e 3), la presenza di un Commissario qualificato e abilitato è obbligatoria.
La condotta è l'esercizio fondamentale dell'Obedience, in cui il cane cammina al fianco sinistro del conduttore, senza guinzaglio, mantenendo una posizione precisa (con la spalla all'altezza del ginocchio del conduttore) e un'attenzione costante, attraverso una serie di cambi di velocità e di direzione comandati dal commissario.
La condotta è spesso definita l'esercizio "regina" della disciplina, poiché è quello che meglio rivela la qualità del rapporto, della connessione e del livello di addestramento del binomio. Una condotta di alto livello richiede una combinazione di precisione millimetrica, concentrazione assoluta, proattività del cane (che deve anticipare i movimenti del conduttore rimanendo però in ascolto) e un atteggiamento gioioso e vivace. Gli elementi tecnici chiave sono: una posizione corretta e costante, un'attenzione ininterrotta verso il viso del conduttore, cambi di ritmo fluidi e netti (passo normale, passo lento, passo di corsa) e angoli perfettamente retti (90°) nelle svolte.
Il regolamento FCI (in vigore dal 2022) specifica che deve esserci una "piccola ma distinta distanza" tra il cane e la gamba del conduttore, scoraggiando un contatto fisico continuo che potrebbe essere usato come aiuto. Il comando "Piede" è permesso solo in momenti specifici: alla partenza, ad ogni cambio di velocità e nelle partenze da fermo. È severamente penalizzato l'uso da parte del conduttore di aiuti con il linguaggio del corpo (es. girare le spalle prima della svolta, guardare il cane, muovere i piedi per indicare la direzione). Data la sua importanza e complessità, la condotta ha sempre un coefficiente molto alto (3 o 4), rendendola l'esercizio con il maggior peso sul punteggio finale.
È un esercizio in cui il cane, posizionato a una considerevole distanza dal conduttore, esegue una sequenza di cambi di posizione (ad esempio da seduto a terra, da terra in piedi, da in piedi a seduto) rispondendo unicamente a comandi vocali e/o gestuali.
Questo esercizio rappresenta un test molto severo dell'addestramento e della comprensione dei comandi da parte del cane, in totale assenza della vicinanza fisica e del supporto del conduttore. La difficoltà principale risiede nell'ottenere transizioni di posizione che siano rapide, nette e precise, senza che il cane si sposti in avanti o indietro rispetto alla sua posizione iniziale (un errore comune noto come "strisciare"). I comandi del conduttore devono essere chiari e distinti, e la reattività del cane deve essere immediata.
La sequenza delle posizioni da eseguire non è fissa, ma viene decisa dal giudice prima della gara e comunicata al conduttore tramite il commissario. Nelle classi inferiori, la distanza tra cane e conduttore è minore e i comandi possono essere sia vocali che gestuali. Nelle classi superiori (in particolare la Classe 3), la distanza aumenta notevolmente e la sequenza diventa più lunga, complessa e veloce. Se il cane non esegue una posizione al primo comando, il conduttore può ripeterlo, ma ogni comando extra comporta una penalità significativa (ad esempio, -2 punti in Classe 1).
È un esercizio avanzato in cui il cane deve utilizzare esclusivamente il proprio olfatto per trovare e riportare un piccolo oggetto di legno (comunemente detto "legnetto") impregnato dell'odore del proprio conduttore, scegliendolo correttamente tra altri legnetti identici ma "neutri" (cioè senza l'odore specifico del conduttore).
Questo esercizio richiede un addestramento specifico e meticoloso sull'uso dell'olfatto in un contesto di precisione. Il cane non deve procedere per tentativi casuali, ma deve dimostrare di lavorare in modo sistematico, concentrato e fiducioso. L'addestramento si scompone in più fasi: prima si insegna al cane la tenuta e il riporto del legnetto (che ha una forma diversa dal riportello classico), poi si insegna a cercare attivamente e con motivazione l'odore del conduttore, e infine si uniscono le due competenze, insegnando al cane a ignorare i legnetti "distrattori". Una delle maggiori sfide per il conduttore è la gestione della contaminazione degli odori durante l'allenamento e la gara.
La discriminazione olfattiva è prevista solo nelle classi più alte, la Classe 2 e la Classe 3. La procedura è rigorosamente standardizzata: il conduttore tocca un solo legnetto per circa 10 secondi per trasferirvi il proprio odore. Successivamente, lo steward, utilizzando una pinza per non contaminarlo, posiziona questo legnetto in mezzo ad altri (5 legnetti neutri in Classe 2, 7 in Classe 3). Il cane viene quindi inviato a cercare e deve riportare solo ed esclusivamente quello corretto. Toccare o prendere il legnetto sbagliato comporta una severa penalizzazione o l'azzeramento del punteggio dell'esercizio. Le dimensioni dei legnetti sono standard e definite dal regolamento: circa 10 cm di lunghezza e 2 cm x 2 cm di sezione.
L'ENCI è l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, l'organizzazione che in Italia gestisce, regolamenta e promuove tutte le attività legate ai cani di razza, incluse le discipline sportive come l'Obedience. È l'ente ufficialmente riconosciuto in Italia dalla FCI.
Nel contesto dell'Obedience, l'ENCI svolge un ruolo cruciale. Emana e aggiorna i regolamenti per le classi nazionali propedeutiche (Pre-Debuttanti e Debuttanti), che sono specifiche per l'Italia e servono a preparare i binomi al circuito internazionale. Inoltre, organizza il calendario nazionale delle prove, forma e abilita i giudici e i commissari di ring, e rilascia i Libretti delle Qualifiche, documenti indispensabili per la partecipazione alle gare. L'ENCI è anche l'ente che assegna ufficialmente il titolo di Campione Italiano di Obedience.
Sebbene le Classi 1, 2 e 3 seguano il regolamento internazionale della FCI per garantire l'omogeneità a livello mondiale, l'ENCI può introdurre norme applicative specifiche per il territorio nazionale. Ad esempio, stabilisce i criteri per la selezione della squadra nazionale italiana che parteciperà ogni anno ai Campionati del Mondo di Obedience, basandosi sui risultati ottenuti dai binomi nelle gare di selezione.
La FCI è la Federazione Cinologica Internazionale, la più grande organizzazione mondiale che si occupa di cani di razza. Stabilisce gli standard di razza e i regolamenti per le competizioni canine (esposizioni, prove di lavoro, sport) a livello globale, inclusa l'Obedience.
Per l'Obedience, la FCI redige e aggiorna il regolamento internazionale per le Classi 1, 2 e 3. Questo regolamento viene applicato in modo uniforme in tutti i paesi membri (oltre 90 nazioni) per garantire che le competizioni siano eque e che i risultati siano confrontabili a livello internazionale. La FCI organizza anche l'evento più prestigioso e ambito della disciplina, il Campionato del Mondo di Obedience (FCI Obedience World Championship), dove le squadre nazionali di tutto il mondo si sfidano per il titolo.
Il regolamento FCI è il testo di riferimento assoluto per tutte le prove internazionali in cui è in palio il CACIOB. Le singole organizzazioni canine nazionali, come l'ENCI in Italia, possono avere delle classi propedeutiche con regolamenti propri, ma nel momento in cui un binomio accede al circuito internazionale, deve necessariamente conformarsi alle norme stabilite dalla FCI.
Il Giudice è l'ufficiale di gara con la massima autorità nel ring, responsabile della valutazione tecnica ed espressiva delle performance dei binomi. Assegna un voto a ogni singolo esercizio basandosi sui criteri oggettivi e soggettivi stabiliti dal regolamento.
Un giudice di Obedience qualificato possiede una profonda e dettagliata conoscenza del regolamento, un'esperienza pratica della disciplina (spesso come ex-concorrente di alto livello) e la capacità di valutare in modo coerente, imparziale e uniforme per tutta la durata della gara. Il suo compito non è solo verificare la precisione tecnica (es. il cane si è seduto correttamente?), ma anche valutare la qualità della performance: l'atteggiamento del cane, la fluidità del lavoro, l'armonia del binomio e la sportività del conduttore. Prima dell'inizio della gara, è compito del giudice disegnare lo schema della condotta e decidere l'ordine di esecuzione degli esercizi, che sarà lo stesso per tutti i concorrenti.
Le decisioni del giudice durante la gara sono inappellabili. Per poter giudicare, un individuo deve seguire un percorso di formazione specifico e superare un esame per essere abilitato dal proprio ente nazionale (es. ENCI). Per le gare internazionali, è necessario un ulteriore riconoscimento da parte della FCI. Per garantire la massima concentrazione e qualità di giudizio, i regolamenti raccomandano che un giudice non valuti più di un certo numero di cani al giorno (ad esempio, circa 25 binomi per le classi 2 e 3).
Vedi Condotta (Heelwork).
L'Impressione Generale è un esercizio a sé stante, presente nel programma di quasi tutte le classi, in cui il giudice esprime una valutazione complessiva della performance del binomio durante l'intera gara, non limitata a un singolo compito.
Questo punteggio non si basa su un'azione specifica, ma è la sintesi di tutte le osservazioni fatte dal giudice dal momento in cui il binomio entra nel ring fino a quando esce. Gli elementi che contribuiscono a questo punteggio includono: la volontà e il piacere del cane nel lavorare, l'armonia e il livello di collaborazione tra cane e conduttore, la naturalezza e la fluidità dei movimenti, e la sportività e la correttezza del conduttore. È, in sostanza, una valutazione olistica della qualità del binomio come squadra.
L'Impressione Generale ha un proprio coefficiente (solitamente 1 o 2) e contribuisce al punteggio totale come qualsiasi altro esercizio. Un comportamento scorretto del conduttore (anche tra un esercizio e l'altro), o un cane che lavora in modo apatico e senza entusiasmo, possono abbassare drasticamente questo punteggio, anche se gli esercizi sono stati eseguiti con buona precisione tecnica. Questo esercizio è la più chiara espressione della filosofia della disciplina, che premia il rapporto e la collaborazione gioiosa al di sopra della mera esecuzione meccanica.
"Invio" è un termine generico che raggruppa una serie di esercizi in cui il cane viene mandato a distanza dal conduttore per compiere un'azione specifica, come correre verso un'area designata, girare intorno a un oggetto o eseguire una sequenza di comandi lontano dal conduttore.
Gli esercizi di invio testano l'indipendenza, la fiducia e la comprensione dei comandi da parte del cane, anche quando non ha il supporto della vicinanza fisica del conduttore. Esempi tipici includono:
I principali criteri di valutazione per gli esercizi di invio sono la velocità e la motivazione del cane, la linearità della sua traiettoria e la prontezza di risposta ai comandi impartiti a distanza (come il "terra" nel quadrato). L'attrezzatura utilizzata (coni, barile) deve rispettare le dimensioni standard definite dal regolamento per garantire condizioni di gara uguali per tutti i concorrenti.
Vedi Giudice (Judge).
Il Libretto delle Qualifiche è il documento ufficiale, personale e non cedibile, rilasciato dall'ENCI, su cui vengono registrati tutti i risultati ottenuti da un cane nelle prove zootecniche (lavoro, sport) e nelle esposizioni di bellezza che si svolgono in Italia.
Questo libretto rappresenta la "carriera sportiva e zootecnica" del cane. È un documento indispensabile per l'iscrizione a qualsiasi gara o esposizione riconosciuta dall'ENCI. Al suo interno vengono annotati i risultati, le qualifiche e le classifiche, permettendo di tracciare ufficialmente il percorso del cane e di verificare il suo diritto di passaggio da una classe di lavoro a quella successiva. Contiene i dati anagrafici del cane (nome, microchip, razza, data di nascita) e del proprietario.
Per tutti i concorrenti italiani, il possesso del Libretto delle Qualifiche è obbligatorio per partecipare alle prove di Obedience. Al termine di ogni gara, è responsabilità del concorrente presentare il libretto alla segreteria, che, insieme al giudice, provvederà ad annotare il risultato (data, luogo, classe, punteggio, qualifica, classifica), apponendo il timbro della società organizzatrice e la firma del giudice.
Il luring (dall'inglese "to lure", adescare) è una tecnica di addestramento in cui si utilizza un'esca, solitamente un bocconcino di cibo o un gioco, per guidare fisicamente il cane a compiere un movimento o ad assumere una posizione desiderata. L'esca viene tenuta vicino al naso del cane per indirizzarlo.
Il luring è una tecnica molto efficace e veloce per insegnare i movimenti di base, specialmente ai cuccioli o ai cani principianti. Ad esempio, per insegnare il "seduto", si può guidare il cane portando un bocconcino dalla punta del suo naso verso la sommità della sua testa, inducendolo naturalmente a sedersi. Il principale svantaggio di questa tecnica è il rischio che il cane diventi dipendente dalla presenza visibile dell'esca per eseguire il comando. La chiave per un uso corretto del luring è "svanire" l'esca il prima possibile: si passa dall'usare il cibo in mano a usare solo il gesto della mano vuota (che diventa un segnale gestuale), per poi associare a quel gesto un comando vocale.
È fondamentale distinguere tra tecniche di addestramento e comportamento in gara. Il luring è un ottimo strumento di addestramento, ma è assolutamente vietato durante una prova di Obedience. Guidare il cane con esche, gesti evidenti che mimano la presenza di cibo o qualsiasi altro tipo di aiuto fisico è considerato un errore grave e viene severamente penalizzato dal giudice.
La posizione base è la posizione di partenza e di arrivo della maggior parte degli esercizi di Obedience. In questa posizione, il cane è seduto dritto, attento e parallelo al fianco sinistro del conduttore, con la sua spalla destra allineata al ginocchio sinistro del conduttore.
Una posizione base corretta, precisa e mantenuta con attenzione è il fondamento di una buona performance. Il cane non deve essere seduto storto, troppo avanti o troppo indietro rispetto al conduttore. Deve dimostrare una connessione attiva, guardando il conduttore in attesa del comando successivo, senza bisogno di continui aggiustamenti. La capacità di tornare rapidamente e correttamente in posizione base al termine di ogni esercizio è un'abilità cruciale.
Sebbene il regolamento standard preveda la posizione base a sinistra, viene concessa una deroga ai conduttori con disabilità fisiche certificate, ai quali è permesso tenere il cane sul lato destro. Iniziare un esercizio da una posizione base scorretta o disattenta comporta una penalizzazione fin dall'inizio della valutazione.
Il punteggio è il risultato numerico finale ottenuto da un binomio in una gara. È calcolato sommando i punteggi ottenuti in ogni singolo esercizio, dove il punteggio di un esercizio è dato dal voto del giudice moltiplicato per il coefficiente di difficoltà di quell'esercizio.
Il punteggio totale è ciò che determina sia la qualifica ottenuta (Buono, Molto Buono, Eccellente) sia la classifica finale della gara. Per un concorrente, è fondamentale comprendere come vengono assegnati i punti per sviluppare una strategia di gara efficace. Ad esempio, un esercizio fallito (valutato con 0 punti) azzera il punteggio di quell'esercizio ma permette di continuare la gara e di ottenere comunque una qualifica se il punteggio totale rimane sufficientemente alto. Al contrario, una squalifica comporta l'interruzione immediata della prova e l'annullamento di tutti i punti.
I voti che un giudice può assegnare a un esercizio sono 0 (esercizio fallito) oppure una scala che va da 5 a 10, con incrementi di mezzo punto (5, 5.5, 6, 6.5, ecc.). Il punteggio massimo ottenibile varia a seconda della classe, in base al numero di esercizi e ai loro coefficienti.
In base al punteggio totale si ottengono le seguenti qualifiche, calcolate in percentuale sul massimo ottenibile: Buono (dal 60% in su), Molto Buono (dal 70% in su) ed Eccellente (dal 80% in su). Le fasce di punteggio specifiche sono:
Vedi Riporto (Retrieve).
Il riporto è un esercizio in cui il cane, su comando del conduttore, va a prendere un oggetto specifico (chiamato "riportello" o dumbbell) e lo riconsegna correttamente al conduttore.
Un riporto di alta qualità è un'azione complessa che deve essere eseguita con velocità, precisione e stile. Include diverse fasi critiche: l'attesa immobile e silenziosa del cane mentre l'oggetto viene posizionato o lanciato; la partenza fulminea al comando; una presa salda e pulita dell'oggetto al centro, senza masticarlo; un ritorno veloce e diretto verso il conduttore; una presentazione frontale, seduto e vicino al conduttore (o un ritorno diretto in posizione base); e una consegna calma dell'oggetto nelle mani del conduttore solo su richiesta.
Nei vari livelli di Obedience, esistono diverse varianti dell'esercizio di riporto, di difficoltà crescente:
I riportelli devono essere fatti di legno o metallo e avere dimensioni standardizzate, ma il regolamento permette al conduttore di scegliere la taglia (piccola, media, grande) più adatta alla morfologia del proprio cane.
Il salto, o barriera, è un'attrezzatura utilizzata in diversi esercizi di Obedience, che il cane deve superare con un balzo pulito, senza toccarla o farla cadere.
I salti in Obedience non testano solo l'agilità e la capacità atletica del cane, ma anche e soprattutto il suo controllo e la sua concentrazione, poiché l'azione del saltare è spesso combinata con altri compiti complessi, come il riporto di un oggetto. L'altezza del salto viene regolata in base all'altezza del cane al garrese, per garantire che la sfida sia equa e sicura per cani di tutte le taglie.
I regolamenti internazionali e nazionali specificano in modo molto dettagliato le caratteristiche costruttive dei salti. Devono essere larghi circa 1 metro, con montanti laterali alti circa 1 metro e, a differenza dei salti usati nell'Agility, non devono avere le "ali" laterali. I regolamenti più recenti (in vigore dal 2025) prediligono i cosiddetti "salti aperti", costituiti da una singola barra orizzontale, in quanto considerati più sicuri per il cane in caso di impatto. Toccare la barriera o far cadere la barra durante il salto comporta una penalizzazione sul punteggio (ad esempio, il punteggio massimo ottenibile scende a 8).
Vedi Punteggio (Score).
Vedi Invio (Send Away).
Lo shaping (dall'inglese "to shape", modellare) è una tecnica di addestramento avanzata che consiste nel premiare il cane per approssimazioni successive sempre più precise e vicine al comportamento finale desiderato. Invece di guidare fisicamente il cane (come nel luring), si "modella" il suo comportamento in modo incrementale, premiando le sue iniziative spontanee.
Lo shaping è la tecnica ideale per insegnare comportamenti complessi, astratti o che il cane non offre spontaneamente. Ad esempio, per insegnare al cane a entrare in una scatola, si può iniziare premiando il cane solo per aver guardato la scatola, poi per essersi avvicinato, poi per averla toccata con il naso, poi per aver messo una zampa dentro, e così via, fino a che il cane entra completamente nella scatola. Questa tecnica ha il grande vantaggio di sviluppare le capacità di problem-solving e l'autonomia del cane, rendendolo un partecipante attivo e consapevole nel processo di apprendimento. Per la sua natura, che richiede un timing perfetto nel premiare l'azione giusta al momento giusto, l'uso di un marcatore sonoro come il clicker è quasi indispensabile.
Come il luring, lo shaping è una tecnica di addestramento. La sua efficacia si manifesta in gara nella precisione, velocità e autonomia con cui il cane esegue esercizi complessi, ma la tecnica in sé non è parte della valutazione del giudice. Un cane addestrato con lo shaping spesso mostra un atteggiamento più proattivo e "pensante", qualità molto apprezzate in gara.
La squalifica è la sanzione più grave che può essere comminata in una competizione di Obedience. Comporta l'interruzione immediata della prova per il binomio e l'annullamento di tutti i punti eventualmente già ottenuti.
Le cause che portano alla squalifica sono chiaramente definite dal regolamento e riguardano infrazioni gravi che minano la sicurezza o i principi etici dello sport. Le più comuni includono:
La squalifica viene annotata ufficialmente sul Libretto delle Qualifiche del cane. In caso di aggressione, il giudice è tenuto a inviare una relazione dettagliata all'ENCI, che può portare a ulteriori sanzioni. Nelle competizioni di Classe 3, il giudice può utilizzare un sistema di cartellini simile a quello di altri sport: un cartellino giallo funge da avvertimento formale (e comporta una penalità di 10 punti sul totale), mentre due cartellini gialli o un cartellino rosso diretto comportano la squalifica immediata. Il divieto assoluto di punizione non è solo una regola etica, ma un pilastro che definisce la natura stessa dello sport. Questa regola obbliga i conduttori ad adottare metodi di addestramento basati sul rinforzo positivo e sulla motivazione, che a loro volta producono quel tipo di performance gioiosa e collaborativa che i regolamenti e i giudici premiano, creando un circolo virtuoso che allinea l'etica alla performance.